articolo di Peppe Gugliemino
Questo è un articolo scritto da uno studente della nostra facoltà dopo aver preso parte all'assemblea del 24/10.
LEGGE 133, NE VOGLIAMO PARLARE?? DOVE SONO I GIOVANI?
Chi si è accostato all'argomento sa bene come la società sia curiosa di capire quale sia la posizione di noi giovani riguardo questa problematica...
Ci fermano per strada chiedendoci : " tu cosa ne pensi??", " Voi come reagite??" , "Che posizione prendete??" (celando accuse di ignavia dietro le loro facce perplesse..)
Noi una risposta forte e concreta l'abbiamo : Il nostro è un impegno concreto volto al bene comune, alla salvaguardia dei nostri diritti, del nostro futuro, della fiducia in noi stessi come uomini capaci di plasmare la società in cui vivranno i nostri figli e non di essere spettatori, passivi verso scempi regolati dal " non-buonsenso"e dall'egoismo di casta.
Il nostro è un'ideale così puro da infrangere qualsiasi barriera politica o partitica, un piccolo tassello che possa, assieme a tanti altri sforzi, essere un Imput per migliorarci e per migliorare ciò che ci sta intorno.
Un tassello che non ha nè colore nè bandiera ad è contro ogni forma di strumentalizzazione.
Siamo chiamati ad agire, a sostenere " l'atto coerente al cogito", anche perchè si sa bene che i nostri " interlocutori" ci ascoltano solo quando sono costretti a farlo, cioè quando vedono realmente e praticamente i loro piani di lavoro.
In un clima come questo , la nostra proposta controcorrente, inaspettata, spiazzante, il nostro manifestare alternativo e originale, la nostra provocazione (diciamolo pure), stimolano e suscitano l'interesse di chiunque ne venga a conoscenza.
QUANDO VOGLIONO "FARCI CHIUDERE BATTENTE", noi facciamo gli "straordinari"...
VOGLIONO farci uscire fuori dalle università per cercare il consenso.. beh, noi il consenso ce lo facciamo venire dentro casa e, anzichè chiudere e chiuderci, ci apriamo 24 h su 24 al dialogo, alla crescita, alla protesta pacifica e ponderata, all'informazione ( senza la quale non si va da nessuna parte) e alla CONTROINFORMAZIONE.
Aspiriamo ad una partecipazione di massa, si massa, quella buona però...
Puntiamo ad una fruizione totale di ciò che riusciamo ad offrire.
La nostra , come qualcuno l'ha definita in giro è una CONTROCCUPAZIONE o COSTR-OCCUPAZIONE.. si costruttiva..
Il compito è arduo, dobbiamo credere in ciò che facciamo tanto quanto in noi stessi.. E, cosa fondamentale, restare uniti e numerosi..
“Un uomo solo che guarda "il muro" è un uomo solo. Due uomini che guardano "il muro" costituiscono un principio di EVASIONE” (Diego Cugia).
Giuseppe Guglielmino, 25/10/08